• OpusSpike@feddit.it
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    11 months ago

    Articolo sensato. Il libraio si basa su una relazione con il lettore, sulla base di quella consiglia o meno, suggerisce, contesta, provoca anche. E come ogni relazione si deve basare sull’ascolto e sul rispetto. Di altri comportamenti, che sono semplicemente virtue signaling, personalmente non sento il bisogno. E non vedo che paura avere di Vannacci.

  • Quoll@feddit.it
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    11 months ago

    Mi sembra una posizione condivisibile!

    …credo che fra i doveri del mio lavoro ci sia anche quello di impegnarmi sempre con forza nello sconsigliare (ma non certo impedire) l’acquisto di un libro che so essere destinato a una persona a mio giudizio non adatta a quel tipo di lettura

    Concordo in pieno, anzi, direi che questo è proprio uno dei sovrappiù che si ottengono andando a comprare in libreria.

    Se un ragazzino o una ragazzina palesemente minorenne mi dovesse chiedere un libro del Marchese de Sade mi si porrebbe un problema etico, e vorrei indiscretamente sapere se ha intenzione di leggerlo, o di regalarlo a qualche adulto, o cos’altro.

    Ecco, su questo sono parzialmente d’accordo. Avvertire il cliente che magari il libro potrebbe non essere adatto, fa certamente onore all’autore del post, però credo che sia stato scelto un esempio un po’ sbagliato. Penso che “un minorenne” – che poi è una fascia di età non molto descrittiva, visto che va da uno a diciassette anni! – possa anche leggere libri considerati scabrosi, magari accompagnati da qualche spiegazione, senza particolari problemi.

    Considerare i ragazzini come incapaci di intendere e volere (basta vedere cosa propinano gli editori sotto la categoria young adults… orrido anglicismo per un’orrida categoria) non aiuta certo a formare degli adulti che sanno ragionare autonomamente! Comunque credo proprio che non fosse questo il messaggio del post.

      • Quoll@feddit.it
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        1
        ·
        11 months ago

        Mi fa molto piacere quello che hai scritto. Se ci fossero più librai – ma sopratutto professori – con il tuo approccio, sicuramente ci sarebbero anche più ragazzi a cui piace leggere!